POLARITA' E MALATTIA: L'OMBRA COME VIA VERSO LA PERFEZIONE.
Possiamo a questo punto stilare un vero e proprio decalogo come sintesi di quanto sopra espresso:
- La polarità della coscienza umana da un lato ci consente di conoscere, ma dall'altro ci rende imperfetti e dunque "malati."
- La malattia è il simbolo dell'imperfezione e quindi è inevitabile nell'ambito del pensiero polare.
- Ogni malattia si manifesta attraverso sintomi e questi sono i componenti dell'ombra della coscienza precipitata nella materia.
- L'uomo, inteso come microcosmo, racchiude in sé tutti i riflessi del macrocosmo. Poiché l'essere umano, nell'ambito della polarità, si identifica sempre e soltanto con una metà di tutti i princìpi, è inevitabile che l'altra metà finisca nell'ombra e quindi egli non ne sia consapevole.
- Ogni principio vissuto, a livello non cosciente, non può che realizzarsi camuffato da sintomo: per questo si dice che "ogni sintomo è un messaggio." La missione del sintomo è quella di costringere l'essere umano a vivere e concretizzare ciò che in realtà non vuole o non è in grado di affrontare.
- Il sintomo pertanto rende l'uomo onesto!
- Nel sintomo l'essere umano concretizza ciò che gli manca a livello cosciente.
- La guarigione diviene possibile allorché l'uomo prende coscienza della sua zona d'ombra, che si cela nel sintomo, integrandola: trovando l'essenziale ogni sintomo diviene superfluo.
- Poiché la guarigione è sinonimo unità e completezza, si torna sani ritrovando il proprio "vero" Sé, cioè divenendo tutt'uno con ciò che E'.
- Infine la malattia ci costringe a non abbandonare la via che conduce all'unità.
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