Disturbi psicosomatici
Il sintomo rappresenta l’input che cattura interesse ed energia, richiede attenzione e dedizione, costringe all’onestà. Purtroppo l’errata abitudine di coniugare disturbo e malattia non fa che ribadire l’incapacità di separare la forma dal contenuto, impedendo di focalizzare lo sguardo più in profondità. Quale miglior soluzione per esorcizzare l’angoscia del sintomo, come correlato del mal-essere non controllabile dalla buona medicina, se non elaborare una nuova teoria benedetta dalla phisis… le malattie psicosomatiche. Mai la psichiatria è stata tanto fantasiosa come in questo caso, coniando termini sfumati almeno quanto la patologia che si sforza di comprendere.
Eppure basta riferirsi alla semantica popolare per cogliere la sinergia fra sintomatologia e disagio interiore: arrossire di vergogna, avere la pelle d’oca, essere lividi per la rabbia, morire di paura. Il linguaggio del corpo stempera l’emozionale, con una ricchezza di sfumature da far invidia alla tavolozza dei pittori surrealisti.
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